La tecnica implantare ALL ON 4: quando c’è POCO OSSO

Alcuni pazienti vorrebbero una protesi fissa, ma gli è stato detto che non possono farla in quanto non hanno l’osso.

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Non sempre è facile trovare l’osso, ma oggi, grazie alla Tac Cone Beam, a software particolari, a conoscenze ed esperienza è possibile applicare la tecnica implantare All on 4.

Con questa tecnica bastano 4 impianti posti dove l’osso c’è (anche se scarso) per poter realizzare una protesi fissa.

Quando capita che la struttura ossea sia del tutto insufficiente, l’unica tecnica utilizzabile per dare al paziente la possibilità di una protesi fissa, è utilizzare la rigenerazione ossea, mediante il posizionamento di osso autologo (del paziente) o eterologo (sintetico).

L’intervento è eseguito in anestesia locale.

Dopo qualche mese si potrà inserire l’impianto.

I rischi a cui si va incontro nell’intervento per l’inserimento degli impianti dentali è davvero bassissimo, e comunque importante fare un esame anamnestico approfondito per escludere patologie che potrebbero compromettere il successo implantare, come per esempio il diabete non trattato con farmaci o l’uso di farmaci bifosfonati, o casi che escludono assolutamente l’opportunità di sottoporsi a interventi chirurgici odontoiatrici, come in caso di cirrosi epatica o per pazienti sottoposti a trattamenti chemioterapici.

L’intervento per l’applicazione di un impianto dentale è abbastanza veloce e semplice tuttavia può comportare dei piccoli fastidi come lieve dolore e gonfiore della gengiva che però nel giro di qualche giorno passa.

Nella tecnica che non prevede l’incisione della gengiva e l’inserimento dei punti di sutura, i fastidi post operatori sono ridotti al minimo o quasi del tutto inesistenti.

In teoria un impianto potrebbe durare tutta la vita, ma molte sono le variabili che entrano in gioco.

Un impianto non tenuto pulito in un soggetto fumatore ne condiziona negativamente la durata.

Un tempo sugli impianti dentali si potevano eseguire solo capsule in ceramica con un’anima metallica.
Negli ultimi anni materiali innovativi che consentono di utilizzare capsule in ceramica integrale, in zirconia ceramica o in disilicato di litio, cioè senza metallo hanno preso sempre più piede.
Questi materiali lasciano passare la luce così come fanno i denti naturali.

Non ci sono limiti di età: un paziente può affrontare l’intervento per gli impianti dentali a qualsiasi età, visto che i meccanismi di guarigione sono i medesimi indifferentemente all’età del paziente.

L’impianto ai denti deve essere curato e controllato regolarmente, proprio come i denti naturali.

Utilizzate spazzolino, filo e scovolino raccomandato dal dentista e andate spesso a controlli presso il vostro studio dentistico seguendo una certa periodicità.